
L'ipnotismo classico, quello che rientra nell'immaginario collettivo, soprattutto in Italia, è storia antica. Sono rimasto molto sorpreso quando ho scoperto negli anni come la maggior parte degli ipnotisti, in particolare quelli famosi, da televisione, siano costretti con le loro pratiche a limitarsi all'esclusivo insegnamento delle tecniche, come se fossero fine a loro stesse, senza riuscire ad andare oltre.
Cioè al miracolo.
Insegnare un ipnotismo che può essere applicato solo per essere a sua volta insegnato a ruota a qualcun altro (e così a catena), è più che altro marketing, è un "ipnotismo" sterile, morto, inutile, perché incapace di essere al servizio della Persona.
Il difetto concettuale della maggior parte dei professionisti, purtroppo, è escludere il Tutto dall'uomo. È credere che l'ipnosi sia uno stato che riguarda unicamente il singolo individuo e quelle due cose che quest'ultimo è riuscito a raccogliere nell'arco della propria vita.
Non è così e io, assieme a molti validi colleghi, lo constatiamo ogni giorno.
L'ipnosi è uno stato mentale e spirituale che compie un umile ma gigantesco movimento verso un campo (il cosiddetto "campo morfogenetico", se vogliamo usare i termini del biologo Rupert Sheldrake). Siamo tutti connessi, siamo tutti in una realtà sistemica in cui condividiamo informazioni e soluzioni senza nemmeno saperlo. Non è una fede, ma una realtà empirica con cui personalmente lavoro costantemente. È il motivo per cui, con le persone che si rivolgono allo Studio Blum, trovo rapidamente la risoluzione a una gamma infinita di problematiche. È il motivo e il mezzo con cui posso effettuare sedute di ipnosi a clienti in Cina, o in mezzo alla Foresta Amazzonica, o sulla Luna, senza che abbiano necessariamente un contatto con me.
La scoperta di noi stessi parte dalla scoperta dell'invisibile. Sempre.
- Michele Blum
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